su di me

Adoro ascoltare musica latinoamericana, ballare salsa, viaggiare con lo zaino in spalla, vagare nelle città nuove senza seguire un percorso, odio fare la doccia la mattina presto. Faccio le orecchie alle pagine dei libri, li leggo con la matita in mano per sottolineare le parti che mi colpiscono e non mi ricordo le trame di quelli che ho letto tanto tempo fa. A tratti sono iperattiva, troppo pignola e mi piace dormire fino a tardi. Il mio motto è “Nunca te acostarás sin saber una cosa más” e prima di andare a letto mi chiedo sempre se è vero. Non ho ancora trovato un cibo che non mangio. Per quanto riguarda tutto il resto, ho la capacità decisionale di quando devo uscire a comprare delle scarpe e torno a casa con una borsa e un panino.

Considerato tutto ciò, parliamo del perché proprio il giallo.

Ovviamente ero indecisa su mille altri titoli, ma poi, pensandoci bene, il tutto è nato da una serata tra coinquiline. Parlando della loro prima settimana di formazione sul lavoro, mi hanno raccontato che avevano dovuto fare un test, uno di quelli basati sulla teoria della personalità associata ai colori.

Perfetto, facciamolo. Il colore uscito mi pare ovvio. Quindi, vado a leggere la definizione: “Leggerezza, gaiezza, personalità estroversa, ecc.” ma poi arriva la parte divertente, quella che mi fa dire : “ Ci siamo.” : “L’attività del giallo è più incerta, e tende a mancare di coerenza. Il soggetto giallo può essere un turbine di attività, ma non lo sarà mai in modo continuativo, prova il desiderio dì trovare una via d’uscita che gli consenta di rilassarsi, non è mai in riposo ed è costantemente impegnato a perseguire le proprie ambizioni”. Se aggiungiamo a tutto ciò anche il fatto che sono nata sotto il segno della Vergine, vi lascio solo. immaginare

 

Detto ciò, apri questa porta con cautela, decidi se vuoi entrare nel magico mondo di una perennemente indecisa, che si chiede “Chissà come sarebbe stato SE…” , che voleva fare l’ostetrica, ma è finita a studiare Comunicazione.